I documenti contengono le procedure generali da seguire negli impianti sportivi, dettagliati quelli per Piscine e Palestre. Lo step successivo sarà quello legato alle singole discipline sportive.
Nel pomeriggio di ieri sono stati prodotti due documenti che contengono i tanto attesi protocolli per gli impianti sportivi attraverso Le linee di indirizzo per la riapertura delle attività economiche e produttive e Le linee guida per per l'esercizio fisico e lo sport divulgate dall'Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Le attività economiche e produttive, anche quelle di tipo sportivo, potranno riaprire secondo le Linee guida che assicurano il contenimento del contagio proposte ieri dalla Conferenza delle Regioni. I Presidenti di Regione hanno lavorato a un testo unitario sui protocolli riguardo le riaperture delle attività commerciali che il governo ha poi approvato. Le Regioni potranno comunque attuare proprie Linee guida, pur rimanendo nel quadro sottoesposto. Di seguito i punti che riguardano Piscine e Palestre.
PISCINE
Le presenti indicazioni si applicano alle piscine pubbliche, alle piscine finalizzate a gioco acquatico e ad uso collettivo inserite in strutture già adibite in via principale ad altre attività ricettive (es. pubblici esercizi, agrituristiche, camping, etc.). Sono escluse le piscine ad usi speciali di cura, di riabilitazione e termale, e quelle alimentate ad acqua di mare.
▪ Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione. I frequentatori devono rispettare rigorosamente le indicazioni impartite dagli istruttori e assistenti ai bagnanti. Il gestore dovrà prevedere opportuna segnaletica, incentivando la divulgazione dei messaggi attraverso monitor e/o maxi-schermi, per facilitare la gestione dei flussi e la sensibilizzazione riguardo i comportamenti, mediante adeguata segnaletica.
▪ Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
▪ Divieto di accesso del pubblico alle tribune. Divieto di manifestazioni, eventi, feste e intrattenimenti.
▪ Redigere un programma delle attività il più possibile pianificato in modo da dissuadere eventuali condizioni di aggregazioni e da regolamentare i flussi degli spazi di attesa e nelle varie aree per favorire il rispetto del distanziamento sociale di almeno 1 metro, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Se possibile prevedere percorsi divisi per l’ingresso e l’uscita.
▪ Privilegiare l’accesso agli impianti tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni.
▪ Organizzare gli spazi e le attività nelle aree spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 1 metro (ad esempio prevedere postazioni d’uso alternate o separate da apposite barriere).
▪ Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda di non consentire l’uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali.
▪ Dotare l’impianto/struttura di dispenser con soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani dei frequentatori/clienti/ospiti in punti ben visibili all’entrata, prevedendo l’obbligo di frizionarsi le mani già in entrata. Altresì prevedere i dispenser nelle aree di frequente transito, nell’area solarium o in aree strategiche in modo da favorire da parte dei frequentatori l’igiene delle mani
▪ La densità di affollamento nelle aree solarium e verdi è calcolata con un indice di non meno di 7 mq di superficie di calpestio a persona. La densità di affollamento in vasca è calcolata con un indice di 7 mq di superficie di acqua a persona. Il gestore pertanto è tenuto, in ragione delle aree a disposizioni, a calcolare e a gestire le entrate dei frequentatori nell’impianto.
▪ Regolamentare la disposizione delle attrezzature (sedie a sdraio, lettino) attraverso percorsi dedicati in modo da garantire il distanziamento sociale di almeno 1,5 m tra persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare o conviventi.
▪ Al fine di assicurare un livello di protezione dall’infezione assicurare l’efficacia della filiera dei trattamenti dell’acqua e il limite del parametro cloro attivo libero in vasca compreso tra 1,0 - 1,5 mg/l; cloro combinato ≤ 0,40 mg/l; pH 6.5 – 7.5. Si fa presente che detti limiti devono rigorosamente essere assicurati in presenza di bagnanti. La frequenza dei controlli sul posto dei parametri di cui sopra è non meno di due ore. Dovranno tempestivamente essere adottate tutte le misure di correzione in caso di non conformità, come pure nell’approssimarsi del valore al limite tabellare.
▪ Prima dell’apertura della vasca dovrà essere confermata l’idoneità dell’acqua alla balneazione a seguito dell’effettuazione delle analisi di tipo chimico e microbiologico dei parametri di cui alla tabella A dell’allegato 1 all’Accordo Stato Regioni e PP.AA. 16.01.2003, effettuate da apposito laboratorio. Le analisi di laboratorio dovranno essere ripetute durante tutta l’apertura della piscina al pubblico a cadenza mensile, salvo necessità sopraggiunte, anche a seguito di eventi occorsi in piscina, che possono prevedere una frequenza più ravvicinata.
▪ Si rammentano le consuete norme di sicurezza igienica in acqua di piscina: prima di entrare nell’acqua di vasca provvedere ad una accurata doccia saponata su tutto il corpo; è obbligatorio l’uso della cuffia; è vietato sputare, soffiarsi il naso, urinare in acqua; ai bambini molto piccoli far indossare i pannolini contenitivi.
▪ Regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, cabine, attrezzature (sdraio, sedie, lettini, incluse attrezzature galleggianti, natanti etc.).
▪ Le attrezzature come ad es. lettini, sedie a sdraio, ombrelloni etc. vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo famigliare. Diversamente la sanificazione deve essere garantita ad ogni fine giornata. Evitare l’uso promiscuo di oggetti e biancheria: l’utente dovrà accedere alla piscina munito di tutto l’occorrente.
▪ Le piscine finalizzate a gioco acquatico in virtù della necessità di contrastare la diffusione del virus, vengano convertite in vasche per la balneazione. Qualora il gestore sia in grado di assicurare i requisiti nei termini e nei modi del presente documento, attenzionando il distanziamento sociale, l’indicatore di affollamento in vasca, i limiti dei parametri nell’acqua, sono consentite le vasche torrente, toboga, scivoli morbidi.
▪ Per piscine ad uso collettivo inserite in strutture già adibite in via principale ad altre attività ricettive (es. pubblici esercizi, agrituristiche, camping, etc.) valgono le disposizioni del presente documento, opportunamente vagliate e modulate in relazione al contesto, alla tipologia di piscine, all’afflusso clienti, alle altre attività presenti etc.
▪ Si raccomanda ai genitori/accompagnatori di avere cura di sorvegliare i bambini per il rispetto del distanziamento e delle norme igienico-comportamentali compatibilmente con il loro grado di autonomia e l’età degli stessi.
▪ Le vasche che non consentono il rispetto delle indicazioni suesposte per inefficacia dei trattamenti (es, piscine gonfiabili), mantenimento del disinfettante cloro attivo libero, o le distanze devono essere interdette all’uso. Pertanto si suggerisce particolare rigoroso monitoraggio nei confronti delle vasche per bambini.
▪ Tutte le misure dovranno essere integrate nel documento di autocontrollo in un apposito allegato aggiuntivo dedicato al contrasto dell’infezione da SARS-CoV-2.
PALESTRE
Le presenti indicazioni si applicano a enti locali e soggetti pubblici e privati titolari di palestre, comprese le attività fisiche con modalità a corsi (senza contatto fisico interpersonale).
▪ Predisporre una adeguata informazione sulle tutte le misure di prevenzione da adottare.
▪ Redigere un programma delle attività il più possibile pianificato (es. con prenotazione) e regolamentare gli accessi in modo da evitare condizioni di assembramento e aggregazioni; mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni.
▪ Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
▪ Organizzare gli spazi negli spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 1 metro (ad esempio
prevedere postazioni d’uso alternate o separate da apposite barriere), anche regolamentando l’accesso agli stessi.
▪ Regolamentare i flussi, gli spazi di attesa, l’accesso alle diverse aree, il posizionamento di attrezzi e macchine, anche delimitando le zone, al fine di garantire la distanza di sicurezza:
o almeno 1 metro per le persone mentre non svolgono attività fisica,
o almeno 2 metri durante l’attività fisica (con particolare attenzione a quella intensa).
▪ Dotare l’impianto/struttura di dispenser con soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani dei
frequentatori/clienti/ospiti in punti ben visibili, prevedendo l’obbligo dell’igiene delle mani all’ingresso e in uscita.
▪ Dopo l’utilizzo da parte di ogni singolo soggetto, il responsabile della struttura assicura la disinfezione della
macchina o degli attrezzi usati.
▪ Gli attrezzi e le macchine che non possono essere disinfettati non devono essere usati.
▪ Garantire la frequente pulizia e disinfezione dell’ambiente, di attrezzi e macchine (anche più volte al giorno ad esempio atra un turno di accesso e l’altro), e comunque la disinfezione di spogliatoi (compresi armadietti) a fine giornata.
▪ Non condividere borracce, bicchieri e bottiglie e non scambiare con altri utenti oggetti quali asciugamani, accappatoi o altro.
▪ Utilizzare in palestra apposite calzature previste esclusivamente a questo scopo.
▪ Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda di non consentire l’uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali.
▪ Per quanto riguarda il microclima, è fondamentale verificare le caratteristiche di aerazione dei locali e degli impianti di ventilazione e la successiva messa in atto in condizioni di mantenimento di adeguati ricambi e qualità dell’aria indoor. Per un idoneo microclima è necessario:▪ garantire periodicamente l’aerazione naturale nell’arco della giornata in tutti gli ambienti dotati di aperture verso l’esterno, dove sono presenti postazioni di lavoro, personale interno o utenti esterni (comprese le aule di udienza ed i locali openspace), evitando correnti d’aria o freddo/caldo eccessivo durante il ricambio naturale dell’aria;
▪ aumentare la frequenza della manutenzione / sostituzione dei pacchi filtranti dell’aria in ingresso (eventualmente anche adottando pacchi filtranti più efficienti);
▪ in relazione al punto esterno di espulsione dell’aria, assicurarsi che permangano condizioni impiantistiche tali da non determinare l’insorgere di inconvenienti igienico sanitari nella distanza fra i punti di espulsione ed i punti di aspirazione;
▪ attivare l’ingresso e l’estrazione dell’aria almeno un’ora prima e fino ad una dopo l’accesso da parte del pubblico;
▪ nel caso di locali di servizio privi di finestre quali archivi, spogliatoi, servizi igienici, ecc., ma dotati di ventilatori/estrattori meccanici, questi devono essere mantenuti in funzione almeno per l’intero orario di lavoro;
▪ per quanto riguarda gli ambienti di collegamento fra i vari locali dell’edificio (ad esempio corridoi, zone di transito o attesa), normalmente dotati di minore ventilazione o privi di ventilazione dedicata, andrà posta particolare attenzione al fine di evitare lo stazionamento e l’assembramento di persone, adottando misure organizzative affinché gli stessi ambienti siano impegnati solo per il transito o pause di breve durata;
▪ negli edifici dotati di specifici impianti di ventilazione con apporto di aria esterna, tramite ventilazione meccanica controllata, eliminare totalmente la funzione di ricircolo dell’aria;
▪ Relativamente agli impianti di riscaldamento/raffrescamento che fanno uso di pompe di calore, fancoil, o termoconvettori, qualora non sia possibile garantire la corretta climatizzazione degli ambienti tenendo fermi gli impianti, pulire in base alle indicazioni fornite dal produttore, ad impianto fermo, i filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati.
▪ le prese e le griglie di ventilazione devono essere pulite con panni puliti in microfibra inumiditi con acqua e sapone, oppure con alcool etilico al 75%;
▪ evitare di utilizzare e spruzzare prodotti per la pulizia detergenti/disinfettanti spray direttamente sui filtri per non inalare sostanze inquinanti, durante il funzionamento.
▪ Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda di non consentire l’uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali.
Con il Decreto Legge 8 aprile 2020, n. 23 “Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali” (GU Serie Generale n.94 del 08-04-2020), il Governo ha creato e finanziato il Comparto Liquidità del Fondo di Garanzia e del Fondo Contributi Interessi in gestione all’Istituto per il Credito Sportivo (articolo 14 del summenzionato decreto), per consentirci erogare mutui – senza garanzie e a tasso 0 - destinati alla base del mondo sportivo, che in questo drammatico momento sta affrontando.
La Banca pubblica dello sport ha attivato tutte le procedure necessarie per offrire il servizio, collaborando con l’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio, con il comune obiettivo di rendere accessibile l’opportunità ai soggetti interessati tra cui, in larga misura anche le realtà affiliata al Centro Sportivo Italiano.
L’Istituto pertanto, ha previsto in favore delle Associazioni Sportive Dilettantistiche e delle Società Sportive Dilettantistiche iscritte al registro CONI o alla Sezione parallela CIP da almeno un anno - ai sensi del decreto - la concessione di finanziamenti, destinati a far fronte alle esigenze di liquidità correlate all’emergenza COVID-19, con le seguenti caratteristiche:
• importo: da un minimo di 3.000 Euro a un massimo di 25.000 Euro, nella misura massima consentita del 25% del fatturato dell’ultimo bilancio o delle entrate dell’ultimo rendiconto (in entrambe i casi, almeno 2018), regolarmente approvati dalla società o dalla associazione;
• durata: 6 anni, dei quali 2 di preammortamento e 4 di ammortamento;
• pagamento prima rata: dopo i 2 anni di preammortamento;
• tasso d’interesse: totale abbattimento degli interessi per l’intera durata del finanziamento, da parte del Fondo Contributi Interessi - Comparto Liquidità;
• garanzia: 100 % del finanziamento da parte del Fondo di Garanzia - Comparto Liquidità.
Da mercoledì 06 maggio 2020 le Ssd e le Asd possono accedere alla richiesta di finanziamento direttamente dall’homepage del nostro sito www.creditosportivo.it nella sezione dedicata alle misure di sostegno collegate all'emergenza epidemiologica Covid-19, compilando il modulo online.
Tra i documenti che dovranno allegare, è prevista una lettera di attestazione da parte dell'Ente di Promozione Sportiva o della Federazione Sportiva Nazionale di riferimento al quale l’Ssd o Asd è affiliata da almeno 1 anno ed è in regola con i pagamenti degli impegni associativi. A tale proposito, ringraziandovi per la preziosa collaborazione, alleghiamo il form della lettera che vi chiediamo cortesemente di utilizzare sulla vostra carta intestata per certificare quanto richiesto.
Da giovedì 7 maggio, sarà a disposizione il numero verde 800 608 398 e la mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
appositamente dedicati all’iniziativa, per fornire le necessarie informazioni e gli adeguati supporti ai soggetti interessati.
Il referente per l'Abruzzo invece è il Dott. FRANCESCO MARROCCHI - tel. 3474115021 - mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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I Documenti necessari
A presentare l'iniziativa è il responsabile di settore Maddes che ha fatto parte del Comitato tecnico che ha promosso il progetto nazionale.
In attesa che l'epidemia conceda una tregua, e che il Governo dia il via libera alle competizioni di gruppo (attualmente non ancora consentite), il Centro Sportivo Italiano sperimenta nuove tipologie di attività. Nei giorni scorsi è partito ufficialmente "CSIBIKE INDOOR 2020", un progetto sperimentale ideato dall'ente arancio-blu composto da un circuito online di gare e di allenamenti multiplayer da svolgere su Zwift. Quest'ultima è una piattaforma che simula diversi percorsi in bici con le relative pendenze, attraverso l'interazione con rulli girevoli (interattivi, smart o tradizionali), misuratori di potenza e sensori di velocità. Un sistema tecnologico integrato che è in grado di offrire delle esperienze realistiche, pedalando tra le propria mura domestiche. La nuova frontiera digitale ha suscitato grande curiosità da parte degli appassionati della bicicletta. Domenica 3 maggio si è svolta la prima edizione di un allenamento indoor, il test race "Volcano Circuit": il tracciato di 27,4 km distribuiti su 6 giri, dislivello totale di 142 metri) ha visto la partecipazione di 26 atleti. Al traguardo i ciclisti del CSI più veloci sono stati ben cinque: Helenio Mastrovincenzo e Marco Marzialetti (categoria A); Andrea Dennunzio e Alfredo Di Sano (categoria B) e Francesco Noro (categoria C). Il responsabile regionale di disciplina Alessio Maddes (nella foto in basso) ha commentato l'iniziativa: <Ho fatto parte di una commissione tecnica di supporto che ha fornito un parere per la realizzazione del progetto. Per sopperire momentaneamente alla sospensione delle competizioni ufficiali, il CSI nazionale ha elaborato questa iniziativa all'avanguardia, quasi visionaria. Il risultato di questo primo test lascia il tempo che trova, non conta chi è arrivato primo. Il vero vincitore è stato il divertimento dato da una pedalata svolta con amici distanti fisicamente, ma vicini con il cuore. E' un'idea lodevole che spero trovi terreno fertile anche tra gli appassionati arancio-blu abruzzesi>. La suddetta proposta potrebbe trovare larga applicazione anche in futuro, per ovviare alle situazioni caratterizzate da circostanze particolari che non permettono l'utilizzo della bici all'aperto (come per esempio il maltempo).
È stata pubblicata nella serata di giovedì 30 aprile l’ordinanza numero 52 della Regione Abruzzo a firma del Presidente Marsilio, dell’Assessore Liris e del Dirigente Zappacosta nella quale di definisce l’elenco delle discipline praticabili all’interno dei confini della Regione Abruzzo: trekking, parapendio in singolo, ciclismo, (bicicletta e mountain bike), bocce, canottaggio individuale, canoa kayak individuale, windsurf, barca a vela, atletica leggera svolta in forma individuale, golf, sport rotellistici, pesca sportiva di superficie e subacquea, sport equestri non di squadra, tennis singolo, tennis a volo singolo e badminton singolo, tiro con l’arco, tiro a segno, tiro sportivo con armi da fuoco lunghe e corte, da lancio, aria compressa (tiro al volo, tiro al piattello, tiro dinamico e statico) praticato nei campi da tiro, tiro sportivo da caccia (tiro di campagna, english traing sport, tiro a palla, tiro con l’arco da caccia, field target), sport motociclistico, go kart, arrampicata in falesia o esterno – purché siano mantenute le distanze di sicurezza tra l’arrampicatore ed il compagno di sicura.
Decadono quindi i confini comunali ancora adottati in alcune Regioni in quanto l’Abruzzo, variando l’orientamento pubblicato poche ore prima nell'Ordinanza n.50, ha deciso di adottare "letteralmente" le indicazioni del DPCM del 26 aprile in merito ai limiti geografici. Il testo pubblicato sul BURA precisa l’obbligo di mantenere le distanze di sicurezza, di adottare i dispositivi di protezione, vieta l’utilizzo di spogliatoi e ambienti comuni e definisce dalle 6 alle 20 la fascia oraria in cui è possibile praticare suddette attività.
Nel tardo pomeriggio di sabato 2 maggio sono state pubblicate sul sito del Governo le risposte alle domande frequenti circa le interpretazioni al decreto del 26 aprile. Vi proponiamo quelle più strettamente legate allo sport.
È consentito fare attività motoria o sportiva?
L’attività sportiva e motoria all’aperto è consentita solo se è svolta individualmente, a meno che non si tratti di persone conviventi. A partire dal 4 maggio l’attività sportiva e motoria all’aperto sarà consentita non più solo in prossimità della propria abitazione. Sarà possibile la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti.
È obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di almeno due metri, se si tratta di attività sportiva, e di un metro, se si tratta di semplice attività motoria. In ogni caso sono vietati gli assembramenti.
Al fine di svolgere l’attività motoria o sportiva di cui sopra, è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività. Non è consentito svolgere attività motoria o sportiva fuori dalla propria Regione.
Posso utilizzare la bicicletta?
L’uso della bicicletta è consentito per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza o i negozi che proseguono l'attività di vendita. È inoltre consentito utilizzare la bicicletta per svolgere attività motoria all’aperto. In ogni circostanza deve comunque essere osservata la prescritta distanza di sicurezza interpersonale.
Dalla combinazione dei due testi rimangono però alcuni quesiti che giriamo agli Uffici compententi:
- L'Ordinanza n. 52 dice di chiudere spogliatoi e spazi in comune ma non sancisce la riaperutura dei centri sportivi già chiusi dal DPCM del 26 aprile. Come devono comportarsi i gestori?
- Nel predetto testo vi è un elenco analitico delle discipline praticabili ma ve ne sono alcune, indiscuitibilmente praticabili in "solitaria" che non sono state incluse e non sono associabili ad altre espresse. Come devono comportarsi ad esempio coloro che praticano il Nordic Walking?
Nella giornata di ieri, 4 maggio, sono pervenuti i chiarimenti richiesti all'Assessorato regionale, ve li proponiamo di seguito ma vi consigliamo comunque di visionare le ordinanze emanate dai singoli Comuni di interesse in quanto ognuno di essi ha facoltà di predisporre misure più restrittive.
Relativamente al punto 1 della Ordinanza n. 52 del 30/04/2020 si precisa che le attività sportive ivi elencate sono a titolo di esempio e non esaustivo e che, comunque, la misura è diretta ai soli sport individuali e nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale e delle norme relative al contenimento del contagio. L’uso dei dispositivi di protezione individuale è necessario laddove non sia possibile rispettare la distanza interpersonale di almeno due metri durante l’attività sportiva.
Sono consentiti gli spostamenti individuali all’interno del territorio regionale per finalità sportive.
I circoli, le società e le associazioni sportive sono autorizzati alla riapertura delle strutture ai fini dell’espletamento delle attività sportive individuali di cui al punto 1 da esercitarsi all’aperto. I relativi rappresentanti legali sono quindi tenuti a comunicare l’inizio delle attività al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale competente per territorio e dichiarare di essere nelle condizioni di garantire la sanificazione periodica degli eventuali locali di accesso agli impianti, adottando un protocollo interno di contenimento del contagio ad uso del personale e degli utilizzatori come indicato dalle federazioni di appartenenza. Si precisa che per le citate attività sportive è vietato avvalersi delle strutture ad uso comune quali spogliatoi, bar interni, docce, club house.
Conosciamo i Goblins di San Vito Chietino protagonisti del campionato nazionale CSI Football.
Nel territorio regionale abruzzese ci sono società che possono essere di ispirazione a chi vuole praticare attività sportive non convenzionali. Una di queste entità è la "Goblins American Football Team", associazione sportiva dilettantistica appartenente al comitato di Lanciano-Ortona e che pratica il football americano. Il progetto CSI per il Football Americano è stato ideato nell'estate di tre anni fa con l'obiettivo di rendere sostenibile e fruibile la pratica della suddetta attività, arrivata in Italia nel corso degli anni '80. Attraverso una convenzione tra il nostro ente e la FIDAF è nata una manifestazione capace di promuovere una sana passione sportiva, da vivere nella condivisione e nella solidarietà, nel pieno rispetto delle regole del gioco e dei suoi protagonisti. Lo start dell'iniziativa è stato dato nella stagione 2017-18 secondo varie forme di attività, di sperimentazione e di promozione della disciplina. Le principali "mission" del progetto erano tre: fornire la possibilità alle squadre già esistenti di potersi confrontare con diverse specialità (dal "7-LEAGUE" al "5-MEN" a seconda del numero di giocatori coinvolti in campo); promuovere la diffusione della dimensione giovanile della disciplina attraverso il Flag Football (Under 17); e proporre percorsi di aggiornamento formativo per gli istruttori tecnici e per i quadri operativi delle squadre. Tornando alla "Goblins", nei giorni scorsi ci siamo messi in azione per conoscere questa realtà operante nella zona frentana, e per familiarizzare con il football americano, uno sport che nella nostra nazione è considerato "di nicchia". Per questo abbiamo raggiunto telefonicamente Raffaele Annecchini che ci ha parlato dell'associazione da lui presieduta: <Siamo nati dallo smembramento di una società già esistente, i "Wild Dogs Lanciano". Il nostro atto di fondazione risale al 15 giugno 2009. L'organigramma originario era composto da sette soci: oltre a me c'erano Nicola e Alessandro Annecchini, Loana Di Nunzio, Gianni Finoli, Luigi Del Bello e Domenico Menna. Nel corso degli anni, per motivi di lavoro e familiari, hanno lasciato la società Finoli, Menna e Alessandro Annecchini, mentre si è aggiunto Fabio Lupi. Da dove salta fuori il nome "Goblins"? E' un termine inglese, significa "folletti". Lo abbiamo scelto tra una decina di proposte, volevamo essere originali, per questo cercavamo un appellativo che non era stato mai utilizzato in precedenza. All'epoca anche la nostra divisa era unica. I colori sociali, verde foresta e giallo girasole, creavano un effetto molto particolare>. Il primo approccio con l'universo del CSI è arrivato poco più di un anno fa, peraltro in un modo abbastanza rocambolesco: <Abbiamo disputato per 7 stagioni il campionato della FIDAF. Nel 2017 abbiamo registrato una scarsa disponibilità di giocatori: per poter garantire il regolare svolgimento di un campionato bisognava avere un roster di 25 uomini, noi eravamo ridotti a dieci, così abbiamo dovuto rinunciare. Nella primavera del 2019 sono stato contattato dal coach dei Commandos Brianza che mi ha convinto a partecipare alla manifestazione "5-MEN" organizzata dal CSI lombardo. Nell'ultima stagione invece abbiamo aderito al campionato "7-LEAGUE". Le compagini in competizione erano tredici, suddivise in due gironi eliminatori: nord e sud. Noi eravamo inseriti nel raggruppamento meridionale, insieme con Eagles Salerno, Napoli '82ers, Navy Seals Bari, Renegades Salerno, Steel Bucks Caserta e Spiders Salento. Quest'ultima ha centrato la finale scudetto che poi è stata vinta dai cuneesi del Cavallermaggiore>. A questo punto Raffaele si sofferma a presentare l'intero staff tecnico: <La squadra è di San Vito Chietino. Ci alleniamo nel campo sportivo comunale "Tommaso Verì", lo dividiamo con altre due società di calcio locali: il Sant'Apollinare e il San Vito 83. La rosa è composta da Roberto Angelucci, Nicola Annecchini, Vincenzo Bosco, Emiliano Cicoria, Alessandro Clementi, Rodolfo Coletti, Federico D'Annibale, Ivo De Lauretis, Andrea Di Silverio, Lorenzo Fantini, Stefano Franceschini, Gianluca Marcucci, Marco Minì, Nicola Musa, Lorenzo Orsini, Mattia Pasquini, Danilo Piccirilli, Davide Sacripanti e Sandro Quintiliani. Quest'ultimo è anche allenatore. Nell'espletamento di tale ruolo è supportato da me e da Stefano Tatonetti>. Un gruppo unito, come sottolinea lo stesso presidente: <L'amicizia e il rispetto per il compagno di squadra sono fondamentali. D'altronde giochiamo per divertirci e non per guadagnare soldi. Il CSI mi piace perché diffonde il nostro sport e lo usa come strumento di unione tra le persone>. Infine c'è un accenno all'emergenza coronavirus e ai possibili problemi legati a una ripresa delle attività già nel mese di giugno: <Nella nostra disciplina non è possibile giocare in estate. Anche nelle gare serali, con le attrezzature protettive addosso, c'è il serio rischio che qualcuno si possa sentire male per il troppo caldo. Nonostante questo, sono sicuro che troveremo un sistema per ripartire e per sconfiggere definitivamente il Covid-19>.
Dopo le molteplici restrizioni previste nei Decreti precedenti il DPCM del 26 aprile permette a tutti indistintamente l'attività individuale autonoma all'aperto senza i preannunciati limiti di tempo e di distanza dall'abitazione (non si potranno comunque superare i confini regionali). Ogni attività andrà svolta a 1 metro di distanza, 2 se si tratta di attività sportive propriamente dette. Utile a tal riguardo è la riapertura delle aree verdi cittadine, tranne diversa disposizione dei sindaci. Restano vietate le manifestazioni sportive di ogni ordine e grado, chiusi gli impianti sportivi ad eccezione di quelli che dovranno ospitare gli atleti cosiddetti "di interesse nazionale". Durante la Conferenza stampa di ieri sera il Premier Conte ha annunciato che il 18 maggio ci sarà la ripresa degli allenamenti per gli sport di squadra riferendosi, presumibilmente, alle categorie di "vertice". Nessuna anticipazione invece per la ripertura di impianti sportivi e palestre.
Riportiamo i passaggi del Decreto (in attesa di pubblicazione su Gazzetta ufficiale) che riguardano il settore sportivo:
e) l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è condizionato al rigoroso rispetto di quanto previsto dalla lettera d), nonché della distanza di sicurezza interpersonale di un metro; il sindaco può disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto di quanto previsto dalla presente lettera; le aree attrezzate per il gioco dei bambini sono chiuse ove non sia possibile consentirne l’accesso contingentato;
f) non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto; è consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività;
g) sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Allo scopo di consentire la graduale ripresa delle attività sportive, nel rispetto di prioritarie esigenze di tutela della salute connesse al rischio di diffusione da COVID-19, le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti– riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali ed internazionali – sono consentite, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a porte chiuse, per gli atleti di discipline sportive individuali. A tali fini, sono emanate, previa validazione del comitato tecnico-scientifico istituito presso il Dipartimento della Protezione Civile, apposite Linee-Guida, a cura dell’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, su proposta del CONI ovvero del CIP, sentita la Federazione Medico Sportiva Italiana, le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva;
h) sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici;
i) sono sospese le manifestazioni organizzate, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura con la presenza di pubblico, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, quali, a titolo d’esempio, feste pubbliche e private, anche nelle abitazioni private, eventi di qualunque tipologia ed entità, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati; nei predetti luoghi è sospesa ogni attività;
....omisissis....
u) sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi;
Videoconferenze tra i diversi livelli associativi e canali informativi con le ASD per condividere le strategie per il futuro.
L'emergenza legata alla diffusione del Coronavirus non ha spento l'entusiasmo del Centro Sportivo Italiano. Dall'inizio della pandemia ad oggi l'ente arancio-blu ha messo in campo tutte le sue forze migliori e - dai livelli territoriali a quello nazionale - ha dato vita a una serie di attività di aggregazione lodevoli. Lo scorso 14 marzo c'è stato l'esordio, sul sito www.csi-net.it e sui canali social nazionali, di "Storie di Sport", una raccolta quotidiana di sei finestre informative che raccontano come vengono vissute le discipline sportive al tempo del Covid-19. Nel primo appuntamento hanno trovato spazio la campagna tv #DistantiMaUniti lanciata dal ministro Spadafora con la partecipazione di vari campioni dello sport; una favola per bambini in cui la battaglia contro il virus è rappresentata come una finale della Coppa del Mondo di calcio (idea partorita da Marco Cattaneo, giornalista di SkySport e grande amico del CSI); un video degli atleti dell'ASD Paternò Volley (CSI Catania) con l'hashtag #RestiamoACasa; un work-out di esercizi casalinghi postato in "live-streaming" dal Centri Fitness Palagym Assarotti (CSI Genova); un contest lanciato dai cestisti under 13 del Club Basket di Frascati (CSI Roma) e una lettura consigliata (il libro "The Mamba Mentality" sulla vita del compianto Kobe Bryant). Questi approfondimenti hanno riguardato per due volte anche le atlete di casa nostra. Nella seconda puntata, pubblicata il 15 marzo, i riflettori si sono accesi su Giorgia Furia e Camilla Alcantarini, due giovani tesserate con la CAM Ritmica Teramo. Nel corso di un allenamento le ginnaste teramani – separate da un cancello per rispettare le distanze di sicurezza – sono state riprese mentre erano intente a creare una coreografia a due con il nastro. La società presieduta da Brunella Di Natale è stata protagonista anche nel trentunesimo episodio, caricato lo scorso 20 aprile: in quell'occasione tre ragazze (Martina Maiaroli, Alisia Fava e Jessica Spinozzi) hanno dato vita a un breve spettacolo di giocomotricità. Tornando alle iniziative elaborate dal CSI Nazionale, non possiamo dimenticare #SFactor, un contenitore informativo dedicato all'analisi delle prospettive attuali e future dello sport. Finora ci sono stati quattro appuntamenti di questo format: nel poker di "chiacchierate sportive" sono intervenuti rispettivamente Vittorio Bosio (presidente nazionale del CSI), Stefano Zamagni (economista e presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali), Giuliano Sinibaldi (commercialista e membro del Comitato di redazione di "Fiscosport") e Gabriele Sepio (avvocato tributarista e componente del Consiglio Nazionale del Terzo Settore). Durante la “clausura” forzata il Centro Sportivo Italiano ha riservato il giusto spazio anche alla fede religiosa. Martedì 21 aprile don Alessio Albertini (assistente ecclesiastico nazionale dell'ente) ha celebrato in diretta web la Santa Messa. Il momento di raccoglimento e preghiera è stato idealmente rivolto agli sportivi dell’Associazione, ai medici, agli infermieri, agli ammalati e alle persone defunte a causa del virus. La tecnologia comunque ha supportato anche il livello istituzionale dell'ente: venerdì 17 aprile si è infatti svolta una videoconferenza che ha radunato la Presidenza Nazionale con i Presidenti regionali. Il raduno virtuale è stato finalizzato a condividere aspettative e proposte per la “rinascita” dello sport nel post-emergenza. Nei prossimi giorni, e fino a lunedì 27, sarà poi la volta dei Comitati territoriali che si "ritroveranno on line" per individuare soluzioni utili alle Società Sportive. Per quanto riguarda il livello regionale, il presidente Angelo De Marcellis sta informando le Associazioni affiliate sulle principali novità che riguardano lo sport. “Il Punto” è disponibile sulla spalla destra del sito www.csiabruzzo.it e viene trasmesso ai Presidenti dei sodalizi: questo approfondimento crea un filo diretto e un confronto sempre attivo con le società. I Comitati territoriali arancio-blu continuano ad essere un punto di riferimento e di condivisione di notizie utili e variegate sui social e sulle chat di whatsapp. Tutto questo fervore conferma per l'ennesima volta la profonda sensibilità con cui l'ente si approccia alla pandemia e ai problemi di tutti i giorni, con la finalità di preservare l’ampia base sportiva che lo caratterizza.
Il DPCM del 10 aprile fa slittare dopo il ponte del 1° maggio la data della riapertura graduale del Paese
Dalle bozze che circolano sul web e sui giornali in merito alla fase 2 parrebbe che tra fine maggio ed inizio giugno ci sarà la data utile per tornare a fare allenamento mantenendo le misure di sicurezza. Nel frattempo su www.sportesalute.eu è possibile fare richiesta al bonus di 600€ per i collaboratori sportivi che non abbiano altri redditi. Si è invece in attesa di esaminare la pubblicazione, da parte dell'Istituto per il Credito Sportivo, dei criteri che disciplineranno mutui alle Società Sportive per un totale di 100 milioni.
Nel rispetto dei provvedimenti emanati, e ancor prima con tutte le misure che preservino la salute delle persone, tutte le manifestazioni regionali del CSI Abruzzo sono rinviate a data da definire dopo che saranno rese noti dalle autorità tempi e modi di svolgimento.
Centro Sportivo Italiano
Comitato Regione ABRUZZO
SEDE LEGALE Via Montorio al Vomano, 18 presso Palazzo CONI 67100 - L'Aquila (AQ) SEDE OPERATIVA Via Torre Bruciata, 4 64100 Teramo |
C.F.: 93001650667
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