Inizia il nuovo anno sportivo con molte speranze e qualche preoccupazione da parte dei dirigenti delle nostre associazioni sportive.
C’è da dire, in premessa, che la risposta all’adesione delle squadre negli sport di squadra (i primi che partono) è molto confortante. L’estate, le azioni messe in campo dai Comitati territoriali, la passione dei dirigenti delle ASD sta riproducendo quella vivacità che siamo stati abituati a vedere negli anni.
Ci sono comunque ancora delle criticità che stanno frenando l’entusiasmo di alcune realtà sportive, su tutte la questione sanificazione, quella delle responsabilità dei presidenti nell’attuazione dei protocolli.
C’è da dire che questi stanno comunque subendo notevoli semplificazioni e le ultime edizioni sono nettamente più accessibili. È vero che il presidente deve predisporre e mettere in campo ciò che è nei suoi mezzi per l’attuazione del distanziamento e dell’utilizzo dei dispositivi al di fuori del rettangolo di gioco ma è anche vero che oggi c’è una piena consapevolezza da parte di tutti su questo argomento ed anche i singoli giocatori si sentono responsabilizzati.
Sul discorso sanificazione periodica e pulizia dopo ogni turno molto avvantaggiati sono quelli che gestiscono strutture dove i gestori privati o gli enti si sono impegnati attivamente su questo fronte.
C’è una piccola quota di società che non vede collaborazione dal proprio Comune o che teme di subire conseguenze in caso di contagio e questo li sta facendo orientare verso la sospensione dell’attività o verso altre discipline.
In questo momento, a pochi giorni dalla chiusura delle iscrizioni rivolgiamo la nostra attenzione a loro e a tutti.
L’invito è quello di condividere i problemi con i Comitati, di contattarci per meglio comprendere gli aspetti normativi e cercare soluzioni facendo fronte comune, condividendo risorse e rappresentando istanze con una unica voce.
Sempre con la stessa attenzione e lo stesso senso di responsabilità dei primi tempi, già in questi giorni siamo riusciti ad individuare soluzioni che permetteranno ad alcuni gruppi di continuare a vivere la propria passione.
Ripartiamo, in questa stagione, con l’augurio che davvero nessuno rimanga indietro o addirittura escluso dal diritto e dalla necessità di fare sport.