Come annunciato le prime verità sono arrivate nei giorni scorsi. Non sono tutte quelle che avremmo voluto ascoltare ma comunque cominciano a comporre un quadro di certezze sulle quali ricostruire. Alcune riguardano il Ministero dello Sport, una il CONI Abruzzo, ma anche alcune del CSI nazionale, mentre tutto tace dalla Regione Abruzzo sull’ipotesi di riapertura degli sport di contatto e sugli annunciati bandi.
Il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ha aggiornato la situazione relativamente alle indennità per i collaboratori, ai finanziamenti a fondo perduto e non solo.
Sono concluse da parte di Sport e Salute le liquidazioni delle indennità di marzo, aprile e maggio, su alcune si attende l’integrazione di documentazione. Per i lavoratori sportivi costretti a non riprendere la propria attività a giugno, a causa delle disposizioni, verrà aperta la possibilità di accedere ad una ulteriore indennità.
Sempre per i lavoratori sportivi e le relative tutele, il tema sarà inserito all’interno della riforma generale del mondo dello sport il cui testo sarà presentato entro fine luglio.
In 10 Regioni è stata già aperta la possibilità di svolgere sport di contatto, in Lombardia si riparte il 10 luglio. L’Abruzzo, che viene impropriamente inclusa dal Ministro nel novero delle regioni che stanno già permettendo queste discipline, non ha ancora fatto passi in avanti rispetto alle famose norme del “gioco distanziato” e non ha ancora diffuso notizie sulle modalità di erogazione dei contributi annunciati agli organi di stampa.
In merito ai finanziamenti a fondo perduto sono 7371 le domande al Ministero dello Sport da parte di Asd e Ssd relativamente alla sessione riservata ai gestori di impianti sportivi. Sono poi arrivate oltre 11000 richieste per i contributi da parte delle associazioni con i requisiti imposti dal bando, che non gestiscono impianti sportivi.
E’ stata aperta la fase di valutazione che darà il via alle erogazioni. Una analisi mi sembra d’obbligo: visto che sono arrivate molte meno richieste di quelle che ci si aspettava, meno del 20% delle ASD totali, perché non estendere il contributo anche a chi sta al disotto dei 50 tesserati? Sport meno sviluppati, società dei piccoli centri? Ho già scritto questa mia considerazione al Ministro.
Il CONI Abruzzo ha istituito anch’esso un bando che aiuterà 85 associazioni (su più 2500 totali in Abruzzo). E’ stato redatto sul modello predisposto dal CONI nazionale e viste le caratteristiche interesserà soprattutto società che hanno conseguito titoli federali. Da un CONI che è stato ridimensionato agli obiettivi olimpici non ci si poteva aspettare di più. Comunque alcune delle nostre ASD, in realtà molto poche, potrebbero rientrarci e visto che, come abbiamo visto, non sempre chi ha diritto fa richiesta conviene dare uno sguardo su www.coniabruzzo.it.
Dal 9 luglio, su www.sporteperiferie.it, ci saranno tutte le informazioni per accedere al bando Sport e Periferie, misura rivolta alla costruzione o alla ristrutturazione dell’impiantistica sportiva. La dotazione finanziaria è di 140 milioni di euro. Ci saranno almeno 60 giorni di tempo per poter inviare le domande.
Le notizie che più attendevamo sono quelle che provengono dal CSI nazionale. Purtroppo nel consiglio che si è svolto sabato non ci sono state date comunicazioni confortanti. Intanto non si potranno concludere i campionati 2019-20 a settembre, il tesseramento delle discipline calcistiche si è spostato da fine giugno a fine agosto, quindi si accorcia la finestra che ci era stata comunicata informalmente già da alcune settimane.
Sul lato degli aiuti sembrerebbe che il mondo degli Enti di Promozione Sportiva, che già dispone di risorse infinitamente inferiori (pur avendo più tesserati rispetto alle Federazioni), subirà ancora tagli di risorse. Ci aspettavamo, perché ci era stato anticipato, che i Comitati territoriali avrebbero potuto contare su fondi dal nazionale, che ci avrebbero consentito di tarare degli interventi importanti in favore delle società del territorio.
Questi aiuti non arriveranno, o almeno per ora non possiamo farci affidamento, quindi i Comitati territoriali, quelli ai quali vi rivolgete per affiliazioni, tesseramenti, gestione delle attività sportive e per qualsiasi dubbio, dovranno ognuno far fronte con le proprie risorse, creatività e all’incessante impegno delle proprie donne e dei propri uomini, non solo per ripianare la crisi che ha colpito la propria struttura in cui ci sono tanti collaboratori e a volte anche dipendenti, non solo per prendere in carico un intempestivo flusso di burocrazia pro Terzo Settore in arrivo, ma soprattutto per sostenere le proprie associazioni in una ripartenza piena di interrogativi e di incertezze. Speriamo che poi ci si ricordi anche dei Comitati che dovranno nei prossimi giorni capire come “ammortizzare a mani nude” le fatiche delle Associazioni nelle programmazioni della stagione 2020-21. I servizi centralizzati a livello nazionale, di cui arrivano di tanto in tanto notizia per email, non sono una soluzione vera ai problemi perché se tante società non ce la faranno a ripartire: una app, un portale online o una convenzione per comprare l’Amuchina, anche se ben fatti, saranno utili a pochi.
La fine dell’emergenza è sempre fissata per il 31 luglio e salvo cataclismi, tra meno di un mese, riprenderemo le nostre abitudini, con cautela, senza restrizioni e con alcune agevolazioni. E’ quindi il momento di fare delle scelte cruciali da parte dei dirigenti dei Comitati e delle Società sportive. Prendiamo spunto dal grande Niccolò Campriani, 3 ori e un argento olimpici nel tiro a segno, che nei nei momenti più complessi ha saputo unire concentrazione, coraggio e adattamento per fare centro.
Angelo De Marcellis
Presidente Regionale CSI Abruzzo
Centro Sportivo Italiano
Comitato Regione ABRUZZO
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