Exit Covid: i punti salienti dello Sport per tutti
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Pubblicato Giovedì, 07 Maggio 2020 15:32
In questa occasione propongo agli sportivi che seguono questa rubrica un riepilogo di tutte le principali attività e novità che sono intercorse nell’ultimo periodo. Il susseguirsi, ai vari livelli, dei provvedimenti e la loro corposa articolazione può far perdere a chiunque qualche “puntata”, ed allora proviamo ad andare al “succo”, a ciò che può essere più utile ai sodalizi sportivi di base.
Appello alle Istituzioni. La scorsa settimana ho lanciato un appello alle Istituzioni per ragionare su azioni che possano, in qualche modo, sostenere il riavvio dello sport e dopo la fase di lookdown. Sono numerose le testate che hanno ripreso tale invito ed anche alcuni Enti hanno voluto approfondire rispetto l’argomento, spero che si trovi la giusta concretezza prossimi passaggi istituzionali.
Indennità collaboratori. Nel frattempo la società governativa Sport e salute sta erogando le indennità ai collaboratori sportivi e si è prefissata l’obiettivo di concludere la liquidazione delle istanze regolari entro questa settimana, in questo momento si trova oltre il 30% delle richieste pervenute.
Mutui. L’Istituto per il Credito Sportivo ha attivato le procedure per l’ottenimento di mutui a tasso zero e senza garanzia per un minimo di 3000 a un massimo di 25.000€ alle ASD ed SSD che hanno bisogno di urgente liquidità per sviluppare azioni di contrasto al Covid.
Attesa di aiuti statali. Martedì, nell’incontro tra il governo e le parti sociali, è stato raccolto tra gli impegni quello della sospensione dei pagamenti degli affitti in locazioni di proprietà degli enti pubblici, delle misure di sostegno per la sanificazione dei locali e dei mezzi, la proroga degli ammortizzatori sociali.
Sanificazione. Qualche giorno fa l’Ufficio dello Sport ha pubblicato le Linee guida per lo svolgimento degli allenamenti degli sport individuali recependo il testo redatto dal Politecnico di Torino, consegnato dal CONI al Governo. Il documento contiene sia indicazioni in merito alle modalità di comportamento individuale dei frequentanti impianti, del personale che in esso opera e in merito alla gestione degli spazi. Ad oggi, oltre alle da distanze da rispettare di 1 o 2 metri, si dice che la sanificazione va effettuata periodicamente in base ad una valutazione del Gestore dell’impianto che tenga conto anche del livello di allerta della zona in cui la struttura risiede, la semplice ma accurata pulizia delle “postazioni di lavoro” va effettuata al termine di ciascun turno mentre (ad oggi) va misurata la temperatura di ciascuna persona che entra nella struttura. Ricordiamo che queste indicazioni valgono per gli atleti degli sport individuali, cosiddetti di “interesse nazionale” cioè quelli che vestono o potrebbero vestire la maglia azzurra, ma che ci possono già dare la dimensione di quelle che potrebbero essere le prescrizioni per lo sport di base.
Buone pratiche. Per l’accesso agli impianti è obbligatorio l’uso di DPI. Può essere una azione utile quella di organizzarsi per distribuire guanti e mascherine per chi non ne fosse provvisto e quella di installare una protezione in plexiglass per la reception. E’ fondamentale comunicare sui canali associativi i comportamenti nelle aree comuni. Anche eventualmente contattando anticipatamente ciascun utente.
Responsabilità. Un’altra delle domande che più spesso ci viene rivolta è su chi ricadrà la responsabilità della tutela della salute alla ripresa delle attività sportive (allenamenti e successivamente gare). Su questo tema sono intervenuti pochi giorni fagli esperti della rivista Fiscosport che hanno chiarito, se ve ne fosse bisogno, che le responsabilità saranno ripartite tra chi esercita le diverse funzioni. A titolo esemplificativo: i gestori degli impianti avranno quella inerente cura dell’igiene e della sanificazione, i rappresentanti e gli operatori delle Società Sportive per ciò che attiene le relazioni ed i “contatti” tra le persone.
Ordinanze. Oltre ai decreti nazionali abbiamo la necessità di confrontarci con le ordinanze regionali e sindacali. In Abruzzo, relativamente allo sport, oggi è in vigore l’Ordinanza n. 52 della Regione che incrementa le attività motorie da svolgere all’aperto già previste dal DPCM del 26 aprile 2020, includendo anche sport non definiti individuali ma purché “in singolo”. A tal fine la Regione ha consentito anche ai centri sportivi che abbiano campi all’aperto di riprendere queste attività senza l’uso di spazi in comune. Tale attività non è attuabile però in alcuni Comuni che, con apposite Ordinanze sindacali, hanno preferito favorire una interpretazione più restrittiva del DPCM consentendo per ora solo attività al di fuori degli impianti.
Sospensione CSI Open Games. I prossimi 10 giorni saranno fondamentali per determinare lo sviluppo della pandemia nelle singole regioni. Si pensa che dopo tale termine si potrà definire con ragionevolezza la possibilità di tornare a fare sport e, di conseguenza, di pianificare le diverse attività. Nel frattempo l’evento CSI Open Games, manifestazione nazionale prevista in Abruzzo dal 30 maggio al 2 giugno è stata sospesa. L’evoluzione sopradefinita consentirà al comitato organizzatore di prevedere un rinvio in altro periodo dell’anno o un definitivo annullamento.
Angelo De Marcellis
Presidente Regionale CSI Abruzzo
De Marcellis con le campionesse Spacca e Palmisano in occasione della manifestazione Gran Sasso Outdoor Grand Prix del 201