Tra molte ipotesi e alcune certezze gli sportivi attendono la Fase 2
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Pubblicato Venerdì, 17 Aprile 2020 10:32
Così se n’è andata la nostra prima Pasqua in “quarantena” e con essa si è accresciutao l'enorme desiderio di rinascita da questo complesso e delicato periodo.
Tre le cose importanti che hanno interessato lo sport ritengo doveroso annoverare la scomparsa di Franco Lauro, un grande giornalista sportivo che ha contributo, durante la sua lunga carriera, a farci conoscere ed amare lo sport, sempre con eleganza e mai con superficialità. Nella giornata di mercoledì c’è stata l’approvazione, alla Camera dei Deputati, del decreto per le Olimpiadi invernali 2026 di Milano Cortina, un appuntamento che sarà certamente una tappa importante per la rinascita del Paese attraverso lo sport. Con il decreto del 10 aprile c’è stata l’estensione dello stop, tra gli altri, di tutte le attività sportive fino al 3 maggio.
Dopo la Pasqua si è aperto un dibattito molto fitto sulla Fase 2, dal quale non si sottrae ovviamente lo sport che, attraverso le sue diverse organizzazioni, sta producendo numerose ipotesi. L’unica cosa che pare ormai evidente è che, se non ci saranno nuovi allarmi, a maggio (nelle bozze che circolano si ipotizza il 18) ci si potrà allenare rispettando le precauzioni dettate già nel periodo precedente la chiusura totale. Per la ripresa delle gare ufficiali, ammesso che verrà dato il via libera governativo, cosa certa è il cosiddetto “porte chiuse”. Ovviamente discorsi diversi si stanno approntando per gli sport di squadra e per gli sport individuali, questi ultimi certamente più “agevoli” da praticare in un regime di sicurezza epidemica. Come differenze si dovranno valutare tra lo sport di vertice e quello di base, il nostro mondo infatti ha connaturato tra le sue risorse lo spirito di sopravvivenza piuttosto che le disponibilità economiche. Quando si potrà ripartire bisognerà fare i conti anche con la sostenibilità delle prescrizioni. Noi, come tutte le organizzazioni sportive, dovremo farci trovare pronti non solo nel comprendere quando e come riprendere ma anche come sostenere e supportare le oltre 260 Associazioni della nostra regione. “Non si torni in campo se non in totale sicurezza” ha detto pochi giorni fa il campione del mondo Marco Tardelli ed essendo la condizione che da sempre sosteniamo, questa settimana dedichiamo a lui, che ha mosso i primi calci nel CSI, la fotoricordo di una sua proficua presenza in Abruzzo.