GIRO D’ITALIA: IL CICLISMO METAFORA PER LA NAZIONE
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Pubblicato Lunedì, 21 Maggio 2018 09:07
Nella settimana appena chiusa il passaggio del Giro d’Italia in Abruzzo. Nella migliore delle situazioni il transito della carovana è durato qualche minuto ma è riuscito a radunare cittadini, ad infiammare l’entusiasmo della nostra Regione largamente ferita dalle calamità. Migliaia di persone si sono strette intorno alla corsa rosa, hanno incitato i corridori, hanno urlato, tifato, sventolato bandiere e offerto a ciclisti e scorte motociclistiche persino arrosticini. Lo avevo anticipato a dicembre in alcune considerazioni fatte all’indomani della presentazione del Giro e il calore dell’Abruzzo non è tardato ad arrivare. Lo sport entusiasma, ci fa gioire, ci fa dimenticare per un momento le difficoltà che viviamo. Lo sport è un antidepressivo naturale e ci fa davvero arrabbiare chi tradisce le aspettative delle persone riempendo di ombre le imprese sportive. E l’augurio migliore che possiamo fare al Giro d’Italia, al ciclismo e all’Italia intera è quello che recuperino la propria credibilità attraverso dei protagonisti animati dal rispetto delle regole, che riesca a raggiungere i traguardi senza “aiutini”. Il sacrificio, l’impegno, la perseveranza sono i veri mezzi per scalare le montagne, rialzarsi dalle cadute, raggiungere i successi, generare positività e il ciclismo, quello pulito, ne incarna l’esempio migliore.