La scorsa settimana, in Vaticano, si è tenuta la conferenza mondiale “Sport e Fede”. Ospiti della Santa Sede i leader religiosi di tutto il mondo per rimarcare che lo sport è uno strumento a servizio dell’uomo. Papa Francesco, nel suo discorso, ha spaziato sullo straordinario valore dello sport nelle sue diverse sfaccettature e, ad un certo punto, ha tolto il testo scritto da davanti agli occhi e ha detto con grande convinzione: “Non dimenticatevi, tutti non dobbiamo dimenticare, quella bella parola che si dice del vero sport: sport amateur.” Molti destinatari di questa riflessione si definiscono amatori perché giocano in un campionato di un Ente di Promozione Sportiva e non in uno federale, perché giocano per passione e senza rimborsi, perché non ce la fanno più ad allenarsi tre volte a settimana, perché non hanno più l’età... Non credo che Papa Francesco si riferisca a queste discriminanti quando esalta questo concetto.
Il discorso del Pontefice mi fa pensare che il significato e l’importanza che da all’essere amatore sono quelli che derivano dall’etimologia di questo termine, cioè una persona che fa le cose con amore e per amore. Secondo questa accezione posso affermare che negli anni ho incontrato tesserati al CSI che non possono definirsi amatori e tanti sportivi professionisti più amatori dei nostri atleti. Proprio il Papa parla di sport come “invito a sviluppare i talenti” e “arena dello spirito”, in questo ci trovo un invito alla dignità e all’amore per se stessi, poi parla di “bellezza del gioco di squadra” e chiede di “giocare bene, con lealtà” rimarcando la dimensione collettiva dello sport, l’amore per gli altri.
Il Papa si è soffermato poi sul nostro sport, fatto per educare, migliorare la salute e il benessere, capace di essere sempre più inclusivo, parla di un amore per tutti. Ci siamo sentiti coinvolti quando ha detto che la Chiesa è “impegnata nel mondo dello sport per portare la gioia del Vangelo, l’amore incondizionato di Dio per tutti gli esseri umani”. L’impegno del CSI e delle sue Società sportive è quello di fare sport con amore e per amore, uno stile che si deve confermare quotidianamente in ogni sede, nei rapporti tra le persone e sui nostri campi.