Questa fase di rinnovo degli organi statutari all’interno dell’Associazione non potrà essere significativa se non accompagnata da una riflessione su quello che dovrà essere il futuro del CSI a partire da chi vive le dinamiche del territorio: le Società Sportive.
Abbiamo “carta bianca” in quanto quest’anno non ci è stato dato un tema “nazionale” da sviluppare. Mi piace pensare che si voglia dare ai “territori” la possibilità di scegliere di cosa parlare per orientare gli anni a venire.
In effetti la nostra scelta è praticamente obbligata perché le nostre radici nella Chiesa ci danno un tema che tanto coinvolge e sconvolge l’ambito sportivo: l’Anno Straordinario della Misericordia indetto da Papa Francesco.
Anche nelle nostre Società Sportive, nei nostri Comitati una attenzione particolare non può non cadere su quelli che vengono considerati “ultimi” ed allora, anche se forse non ce n’è bisogno, diamo alcuni spunti, quelli propri degli orientamenti CEI:
- Carcere e minori in messa alla prova;
- diversa abilità;
- giovani e periferie sociali;
- riabilitazione di atleti e società toccate da vicende di doping, frode, ecc., che abbiano operato un ravvedimento.
Ambiti irti di difficoltà ma anche appassionanti obiettivi da raggiungere in quelle comunità che oggi sono le Società Sportive. A noi tutti la sfida di “costituire” dei Comitati CSI capaci di supportarle in questa sfida per “giocare in attacco la partita del Vangelo”.