Nel periodo in cui si cominciano a riattivare le dinamiche per rilanciare l’attività delle Associazioni, delle società sportive e dei Circoli parrocchiali magari in una cena tra amici, in una chiacchierata sotto l’ombrellone, nella tipica riunione di confronto pre-stagionale… vi lancio una sfida!
Si pensa al campo, si pensa alle divise, si pensa all’allenatore e a volte persino a qualche rinforzo per il reparto meno assortito, nella pianificazione della stagione proviamo ad osare, a pensare qualcosa di estremamente piccolo ma di immensamente grande per il suo significato.
Proviamo cioè a mettere fin da ora, nella programmazione dell’annata, qualcosa di significativo per il territorio che ospita la nostra realtà sportiva.
Proviamo per un attimo a guardarci attorno e capire cosa può fare lo sport per il nostro quartiere, per il nostro paese, per la nostra parrocchia. Poniamoci l’obiettivo di fare una cosa in più dell’anno scorso: coinvolgiamo un ragazzo particolarmente problematico, indiciamo una raccolta fondi per sistemare il parco giochi, passiamo qualche ora con gli anziani alla casa di riposo, invitiamo il parroco a celebrare una messa di inizio stagione proprio sul campo dove, per almeno otto mesi incontreremo squadre provenienti da altre realtà.
Qualcuno mi dirà: “ma noi queste cose già le facciamo!” ma io già lo so, ma so anche che si può fare qualcosa in più, si può fare sempre qualcosa in più.
Ci vuole poco… a dirlo! Ma sono veramente curioso di sapere cosa escogiterete. I Comitati, come è noto, non si tirano indietro rispetto alle sfide ed allora sarà un preciso impegno dei dirigenti CSI quello di dare risalto a questo immenso bene che fate con lo sport per fare in modo che questo stile si propaghi e coinvolga, ancora una volta, tutto il mondo dello sport.