Nella vita dei Comitati, in questo periodo, vi è un fermento per la conclusione delle fasi provinciali e verso la proiezione a quelle regionali e interregionali. Ma questo è anche un periodo di programmazione. I Comitati, come del resto la Presidenza Nazionale, hanno adottato o stanno prendendo delle decisioni per affrontare al meglio la prossima stagione sportiva. Lo spirito che caratterizza tutti è quello di ampliare l’attività sportiva e formativa, di andare a coinvolgere nuove fasce di popolazione, nuove discipline, fare sempre più grande il nostro CSI. E’ una fase delicata, una fase importante perché gran parte della prossima stagione si decide proprio in questi giorni e, se da un lato vorrei far sentire tutta la nostra vicinanza ai Comitati che programmano, dall’altra è d’obbligo una riflessione sulla complessità degli elementi di cui tener conto.
Un Comitato dovrebbe avere sempre a cuore l’impegno di portare la partecipazione delle società all’attività sportiva verso degli obiettivi educativi e sociali. Le società, dal canto loro, richiedono e necessitano di una sempre maggiore qualità dei servizi erogati dai Comitati. E' imprescindibile la presenza di persone in grado di rispondere alle domande a qualsiasi ora del giorno (e a volte della notte), è importante, poter portare documenti e ritirare tesseramenti a poche ore dall'inizio delle partite, è fondamentale il livello e l'uniformità arbitrale, una sede dove incontrarsi e poter interagire, comunicare sul web e informare la stampa sulle tante cose belle.
Per fare questo, per garantire la legalità del percorso e per compiere tutti gli adempimenti associativi, per favorire la necessaria formazione degli operatori bisogna mettere in campo delle risorse. Ma oggi una delle attenzioni che le società richiedono a gran voce alle Istituzioni e alle organizzazioni sportive è quella di fornire un livello organizzativo "al top" a fronte di una bassa contribuzione per iscrizioni e quote varie.
Questa è una vera sfida con la quale dobbiamo "fare i conti". Perchè effettivamente oggi questo non è un fattore qualunque ma è diventato una priorità, un impegno che i dirigenti di Comitato non possono disattendere pur vivendo il paradosso di gestire strutture con elevate professionalità, spesso da volontari, senza risorse esterne al movimento, facendosi carico di responsabilità e prendendo impegni davvero imponenti per fare in modo che tutto questo bene trovi casa nei nostri territori.
Vorrei anche che le Società capissero tutto questo, prendano sempre di più coscienza che lo sviluppo del movimento passa anche da questi particolari e che i Comitati hanno compreso quanto sia importante creare condizioni sempre più agevoli su questo piano estremamente concreto.
Angelo De Marcellis Presidente Regionale CSI Abruzzo