Vi trasmetto una "ricostruzione" del mio intervento conclusivo della Convention di domenica scorsa, rivolto alle società sportive:
Cari amici, quelli presentati nel corso della Convention sono gli strumenti tecnici e i programmi , sportivi, formativi e comunicativi del CSI per la stagione che comincia. Dire che sono del CSI significa che sono i vostri programmi perché sono stati concepiti dalle richieste e dalle esigenze maturate dal rapporto delle società con il gruppo dirigente dell’Associazione attraverso le commissioni tecniche e il Consiglio Provinciale. Vorremmo che questi obiettivi non debbano essere raggiunti dall’insieme di azioni meccaniche da effettuare fino a metà maggio ma ci piacerebbe che l’obiettivo sportivo sia l’occasione di incontro tra le persone. Vorremmo che le relazioni umane prevalessero su scadenze, sanzioni, verifiche, ecc. capite bene però che il rispetto delle regole che ci siamo dati è la condizione basilare per passare una stagione serena ed entusiasmante. Una stagione, come ho detto, di incontro con gli altri, non di scontro o contrapposizione. E’ un periodo difficile e le persone esasperate tentano sempre di più di ingannare il prossimo. Come possiamo combattere questo cinismo? ci viene in aiuto il titolo di questa Convention: “Giocare per Credere… negli altri”. E’ con la fiducia, il rispetto per le persone che fanno parte della nostra squadra, degli avversari che condividono con noi il campo di gioco, delle persone (come quelle che poco fa si sono susseguite al microfono) che, con un impegno quotidiano, silenzioso e straordinariamente generoso si impegnano a che tutto si svolga secondo il rispetto dei tempi e delle regole. Credere negli altri significa gioco di squadra tra tutte le componenti del movimento, le divisioni ci indeboliscono, fanno perdere credibilità al nostro movimento, ci rendono vulnerabili ad una instabilità gestionale. Il nostro impegno, anche quest'anno, lo rivolgeremo ad attività estremamente sociali, che non sono state trattate nei precedenti interventi perché interessano trasversalmente alcune aree gestionali del Comitato. Ritorneremo a scuola per attività degli istituti di ogni ordine e grado, potenzieremo la promozione delle attività in parrocchia, svilupperemo molto del nostro fare CSI anche in carcere, per la prima volta e, altra novità, un settore rivolto ai disabili. Tutto questo senza risorse e senza mezzi specifici, ma grazie a ciò che la rete associativa riesce a sostenere attraverso una ridistribuzione, attraverso un welfare importante, ma con tanto cuore. Rimaniamo così uniti, nell’ascolto reciproco. Quest’anno giochiamo per credere negli altri, anche quando sbagliano, anche quando ci fanno incazzare, anche quando sembrano tradirci.