Il 12 luglio abbiamo presentato presso il Dipartimento di Scienze Motorie DISCAB di L'Aquila il progetto "Move your Body, Stretch your Mind". Riporto una trascrizione del mio intervento per condividere con voi quello che secondo me è il senso della corposa attività che abbiamo avviato a L'Aquila, per L'Aquila, con L'Aquila. Il resoconto stampa lo trovate sempre sui nostri siti, social network e testate giornalistiche.
Ringrazio gli illustri ospiti e le autorità presenti, tutti voi intervenuti per aver risposto al nostro invito.
A beneficio di una platea così eterogenea spendo due parole sulla nostra Associazione che è il più antico Ente di Promozione Sportiva in Italia, nato nel 1944 per volontà della Chiesa Italiana, il CSI è altresì un'Associazione di Promozione sociale che in Italia conta 13 mila società sportive di cui 250 in abruzzo e un milione di tesserati di cui 11 mila in questa regione.
La nostra Rete associativa, nelle immediatezza della tragedia del terremoto si è subito attivata per far avere a L'Aquila quanto era necessario e il Comitato locale è stato molto attivo nell'animazione sociale già all'interno delle tendopoli.
Negli ultimi anni si è avvertita la necessità di fare qualcosa di più specifico, fin dall'Assemblea elettiva regionale, avvenuta nel 2012, ho voluto inserire tra le primissime priorità quella di sostenere il territorio e il Comitato dell'Aquila ed allora ci siamo attivati creando un'Area progetti per poter cogliere quelle opportunità scaturite dai Bandi pubblici che ci danno gli strumenti per agire attraverso specifiche linee progettuali. Concretamente, nel corso di questo anno la nostra Area Progetti si è vista approvare dal POR FESR, a beneficio del Comitato di L'Aquila, un progetto che punta a creare Circuiti sportivi, la direttiva 383 del Ministero delle Politiche sociali ha invece accolto le azioni del progetto "Move your Body, Stretch your Mind" Realizzato da Csi Abruzzo in partnership con i Comitati di L'Aquila e Teramo per il supporto alla creazione di centri di aggregazione e animazione.
Il tutto parte dall'esigenza emersa dalla ricerca condotta dall'equipe del prof. Sechi per il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile che ha rilevato il disagio post sisma che ha colpito bambini di età compresa tra i 5-13 anni.
Un ringraziamento va all'Amministrazione Comunale de L'Aquila che è stata nostra partner fin dalla stesura del progetto stesso ai partner che man mano si andranno ad avvicinare a queste azioni progettuali.
Come ad esempio L'Aquila Calcio, il simbolo di una Città che rinasce, rinasce da un campo che è stato tendopoli, oggi è l'emblema che deve dare speranza, l'impresa costruita dal Presidente Chiodi con il tempo e i sacrifici è quel vissuto dello sport che può essere anche metafora nella vita.
Il legame con l'Università, con Scienze Motorie è un binomio prezioso, quasi elettivo, che speriamo possa non limitarsi, come in questa occasione dai teorici dettami di una convenzione ma che possa essere una dinamica relazione volta al permeare dell'Accademia nel territorio, alle sue esigenze, votata a far fare esperienze significative ai giovani tirocinanti che possono diventare protagonisti nei processi di ricostruzione sociale.
Non solo con Positività, ottimismo, speranza, ma con l'impegno quotidiano e il sacrificio si ottengono grandi risultati. C'è lo spiega bene il nostro grande campione Andrea Zorzi da atleta prima e da giornalista giramondo poi, testimone di grandi rimonte e di grandi risalite.
La canzone Domani e' il simbolo del terremoto aquilano, quel Domani si riferisce ad una speranza verso il futuro. Quel domani, anche grazie a questo progetto, è già oggi!