Dalla scuola al territorio: lo sport sia veramente di tutti!
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Pubblicato Giovedì, 21 Novembre 2019 11:47
Si è svolto mercoledì il convegno promosso dall’ANSMES presieduta dal prof. Piero Natale.
Il ruolo dello sport come strumento per cancellare le differenze sociali e favorire l’integrazione delle categorie più deboli. Il superamento delle debolezze umane in favore dell’apertura nei confronti di un’altra persona, le cui differenze culturali sono fonte di arricchimento per la nostra società. L’importanza che le attività sportive hanno nel consentire la conoscenze reciproca e la pacifica convivenza di persone con idee ed estrazioni sociali molto diverse tra loro. Sono solo alcuni dei concetti fondamentali sviluppati nel corso dell’appuntamento "2019 anno dello sport per tutti", incontro promosso dall’ANSMeS – Associazione Nazionale Stelle e Palme al Merito Sportivo – in collaborazione con il CSI Abruzzo, il Liceo Classico di Teramo, l'IIS Di Poppa Rozzi e con il Patrocinio dei Lions di Teramo. Il rendez-vous si è tenuto mercoledì 20 novembre 2019 presso il Liceo Classico M.Delfico. Dopo i saluti di rito affidati all’organizzatore Piero Natale, ci sono stati gli interventi in qualità di relatore di Italo Canaletti (Delegato Provinciale del CONI), di Angelo De Marcellis (presidente del CSI Abruzzo), di Marco Pompa (Coordinatore di Educazione Fisica dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Teramo), di Antonio Filipponi (Assessore allo Sport del Comune di Teramo), di Gianluca Pomante (presidente del Lions Teramo), di Mauro Sciulli (Presidente CIP Regionale), di Siriano Cordoni (Presidente Regionale FMS) e di Maurizio Salvi (Consigliere Comunale di Teramo). Nel corso della mattinata di lavori, ha fornito il suo contributo anche il Vescovo della Diocesi di Teramo-Atri, Mons. Lorenzo Leuzzi. Per il MIUR USR Abruzzo sono intervenute le Dirigenti scolastiche prof. Loredana Di Giampaolo e prof. Caterina Provvisiero, mentre in conclusione hanno raccontato la loro esperienza tre studenti praticanti sportivi: Valerio Pucchiaro (cestista), Maria Elena Curti (tennista) e Jacopo Di Giandomenico (rugbista). Nel corso del convegno è stato affermato che lo sport è uno degli strumenti più efficaci per sviluppare processi inclusivi, perchè dà risposte adeguate alle esigenze delle persone, consentendo di superare quelle barriere che invece si riscontrano in altre situazioni. Barriere che sono dovute che sono legate al fatto che ci si avvicina a una determinata situazione con un approccio quasi “burocratico” (quindi uniforme e lineare, invece che flessibile e individuale). Al riguardo, il presidente del CSI Abruzzo Angelo De Marcellis ha testimoniato l’azione dell’ente arancio-blu, che accoglie – indistintamente da sesso, razza o religione – tutti coloro che esprimono la volontà di essere protagonisti nello sport con qualsiasi ruolo (atleta, tecnico, arbitro o promotore). Alla base di questo processo ci sono la formazione, attraverso cui vengono trasmessi le idee e ii valori che muovono le attività quotidiane del CSI, e l’organizzazione di eventi e manifestazioni, che animano il territorio di riferimento creando contatti umani e occasioni di socializzazione.