Il Giubileo del 6 marzo spalanca le porte delle società sportive agli ultimi
San Gabriele dell’Addolorata (TE) - La scorsa domenica, Misericordia e sport si sono incontrate presso il Santuario di San Gabriele nella celebrazione del Giubileo degli sportivi. La manifestazione, promossa dall’Ufficio per la Pastorale dello Sport, Turismo, Tempo Libero e Pellegrinaggi della Conferenza Episcopale Abruzzo-Molise, unitamente a CONI e CSI, ha vantato la presenza di oltre mille pellegrini giunti da gran parte dell’Italia per condividere quest’evento istituito nell’Anno Santo Straordinario della Misericordia indetto da Papa Francesco. Nella splendida cornice offerta dal Gran Sasso, i partecipanti hanno percorso il cammino giubilare. La comunità degli sportivi si è riunita per prendere parte alla Santa Messa officiata del Vescovo della Diocesi di Teramo-Atri, Mons. Michele Seccia. Momento intenso di spiritualità che ha toccato l’apice con l’attraversamento della porta santa, simbolo della riconciliazione con Dio. Così come il passaggio arriva al termine di un percorso, di un pellegrinaggio, anche la Misericordia deve essere una meta da raggiungere che richiede impegno e sacrificio. Calciatori, pattinatori, pallavolisti, cestisti, piccoli e grandi, hanno potuto comprendere come questo intenso sentimento di amore è rivolto a tutti, in particolar modo al centro vanno messi ultimi, quelli di cui nessuno si occupa perché ritenuti di poco valore. A ribadire questa vicinanza è stato Mons. Mario Lusek - Direttore Nazionale per la Pastorale dello Sport della Conferenza Episcopale Italiana e Cappellano Olimpico – che ha indicato la strada del perdono e della riconciliazione nel convegno tenutosi sabato 5 marzo dal titolo: “La nostra porta è sempre aperta: la Misericordia secondo lo sport”. Partendo dalla sua esperienza sportiva, anche l’intervento di Maurizia Cacciatori si è rivelato ricco di suggerimenti caritatevoli.
I Comitati CSI del centro Italia hanno giocato d’anticipo preparandosi al momento giubilare in una due-giorni formativa che ha preso il via nella mattinata di sabato. Dirigenti, allenatori, animatori, addetti stampa e arbitri hanno seguito i diversi laboratori nell’ottica di condividere l’essere, come suggerisce il titolo, Operatori di Misericordia.
Angelo De Marcellis, Direttore Diocesano dell’Ufficio per la Pastorale dello Sport, presidente CSI Abruzzo, nel ringraziare la disponibilità offerta dal Santuario, dal suo rettore Padre Natale Panetta si dichiara soddisfatto per l’organizzazione della duegiorni e per il suo senso profondo: ”Le Istituzioni sportive oggi hanno una grande responsabilità sociale che si concretizza nell’integrare, nell’accogliere indistintamente e nella pace quanti possono apprendere dallo sport i valori per diventare cittadini migliori. Questo il senso delle riflessioni e della formazione sviluppate nell’ultimo week-end”.