Il più grande messaggio di Misericordia è l’azione di amicizia e di amore che Dio compie verso di noi. Lo sport è strumento di questa azione e la rende concreta nel nostro quotidiano generando gioia di vivere e relazioni importanti attraverso il gioco e la condivisione di una passione. Non bisogna trascurare che tanti ragazzi hanno trovato il senso della propria vita all’interno di una Società Sportiva, un Oratorio, una Polisportiva parrocchiale con istruttori-educatori, con qualche Sacerdote che ha creduto in questa specifica Pastorale. La Misericordia nello Sport trova un senso grande anche nel caso della diversa abilità dove giocare insieme crea legami di reciproco incontro e scaturisce l’entusiasmo dell’amicizia. Ma la valenza delle Società Sportive è data dagli uomini e dalle donne che la compongono, dalla loro capacità di accoglienza e di vicinanza, di dialogo e di formazione. Oggi lo sport, a tutti i livelli, ha bisogno di persone umili, consapevoli che si sta compiendo un servizio per giovani e ragazzi. Essere misericordiosi nello sport e nella vita significa “andare incontro”, “piegarsi”, “sostenere”, “aiutare”… In questa veste possono giocare un ruolo straordinario i campioni dello sport che sono modelli, punti di riferimento per tanti. Se tali protagonisti sviluppano questa sensibilità nel calarsi con umiltà verso il più debole essi diventano modelli significativi importanti e danno un senso più duraturo, profondo alle loro vittorie e alla loro vita. Ma sportivi non sono solo gli atleti, i dirigenti, gli allenatori. Sportivi sono anche coloro che fanno da cornice colorata, talvolta affettuosa, alle manifestazioni sportive. I tifosi possono avere Misericordia nell’esercizio del tifo come sostegno alla propria squadra, nel rispetto degli avversari e di ogni atleta in difficoltà. Per i genitori che si accostano allo sport dei propri figli è positivo un atteggiamento di vicinanza, benevolenza, pace e serenità per far vivere la dimensione più ludica dello sport propria dell’infanzia e della preadolescenza. Lo sport trova allora grande rilievo all’interno dell’Anno Santo Straordinario della Misericordia in uno scenario che è quello del Giubileo dello Sport che avrà luogo il 6 marzo 2016 a San Gabriele dell’Addolorata (TE) e che prevede l’arrivo presso il Santuario alle 10.30, la Santa Messa celebrata da S.E. Mons. Michele Seccia, Vescovo di Teramo-Atri e il Passaggio della Porta Santa. Nel corso della Giornata sarà possibile accedere al Sacramento della Riconciliazione. Alla manifestazione, realizzata con la collaborazione di CSI e CONI Abruzzo, sono attesi sportivi provenienti anche da oltre regione.